MARIA, Divina Madre,
il tuo Sacro Simulacro
dall'Oriente con amore,
da Eusebio Sommo Santo,
ad Oropa fu portato:
Nel saccello tra le rocce
ai piè della sorgente,
da costiere riparata
dai fedeli venerata.
Venni un dì a te devota:
Con il capo , "al tuo cospetto" chino,
da lussuria vita spoglia;
genuflessa io baciai
di tua casa sacra soglia.
In cammin da notte fonda
pellegrini da lontano
lungo l'ardua mulattiera;
il lor passo accompagnava
"per tè Maria" canto e preghiera.
Vidi mistici credenti
giunti in lunga processione,
varcar stanchi il cancello
appoggiati ad un bastone:
Chi con gerla sulle spalle
un piccino vi teneva,
che avvolto il caldo panno
ancor sereno vi dormiva.
Oh Maria, Madonna Nera,
la tua pelle non è chiara,
per coprir il divin volto
un pennello l'ha annerita col colore:
Pel Cristiano d'ogni era
sei la Madre del Signore